Il problema delle differenze inventariali, causato da errori, dimenticanze, inefficienze di processo e, purtroppo nella maggior parte dei casi, da taccheggi o furti anche organizzati, continua a essere molto pressante per le insegne retail.
Nell’articolo che ti proponiamo oggi, troverai alcuni dati forniti dalla National Retail Federation (NRF) statunitense e le soluzioni aggiuntive alle etichette antitaccheggio per contrastare il fenomeno.
Nel suo rapporto annuale “Organized Retail Crime Report”, la National Retail Federation statunitense ha pubblicato i dati relativi ai furti nei punti vendita del 2019.
Ecco uno schema che riassume alcune delle risposte più interessanti, sebbene scoraggianti, vista la crescita del fenomeno, fornite dal campione intervistato da NRF.
Nonostante le attività messe in atto per contrastare i furti, tra cui placche, etichette antitaccheggio e sistemi di videosorveglianza, dunque, i settori del retail e della GDO faticano ancora a vedere una sostanziale diminuzione dei fenomeni.
È sempre il report di NRF a offrirci un quadro della situazione per quanto concerne le soluzioni antitaccheggio e le strategie avviate o pianificate.
Vediamo quali sono gli strumenti a disposizione.
Nella definizione di etichette antitaccheggio rientrano le bande magnetiche che si trovano all’interno delle etichette dei capi di abbigliamento o nelle confezioni dei prodotti e che vengono disattivate, smagnetizzandole, al pagamento in cassa.
Simili alle etichette, le placche antitaccheggio richiedono l'utilizzo di strumenti appositi per essere rimosse in cassa, prima di consegnare al cliente la sua spesa, a pagamento avvenuto.
Sia le placche, sia le etichette sono rilevate dalle barriere antitaccheggio che spesso evidenziano alcuni limiti nell'efficacia, ad esempio quando suonano nonostante il prodotto sia stato pagato e smagnetizzato oppure suonano all'ingresso del cliente.
Tra gli strumenti antitaccheggio più innovativi, troviamo i distributori automatici, soluzioni di vendita automatizzate pratiche e sicure, soprattutto per contrastare i furti dei prodotti più piccoli e di valore. È il caso di dispositivi elettronici, gioielli, rasoi, bottiglie o cibi pregiati che spesso fanno gola ai malintenzionati.
Le vending machine consentono la selezione del prodotto prescelto da parte del cliente al quale viene rilasciato un tagliando con la stampa di un codice a barre univoco, corrispondente al codice prodotto da acquistare. Solo dopo averlo presentato in cassa e avere provveduto al pagamento, il cliente può ritirare la sua selezione presso la vending machine.
Oltre a essere validi alleati nel contenimento dei fenomeni di taccheggio, i distributori automatici supportano le insegne retail grazie al software integrato che comunica con la cassa: il risultato è il controllo completo dello storico e la visibilità a 360 gradi sulle scorte rimaste all'interno delle vending machine.
In molti punti vendita, per verificare la liceità dei comportamenti di clienti e personale, vengono posizionate guardie giurate e addetti alla vigilanza in posizioni strategiche.
Le telecamere a circuito chiuso sono tra le soluzioni più diffuse per prevenire i furti e controllare i punti vendita, soprattutto nelle aree poco frequentate dallo staff e nei passaggi di ingresso/uscita.
L'efficacia di questi strumenti è commisurata all'impiego di personale preposto al controllo dei filmati e dei monitor di vigilanza in tempo reale.
Per proteggere le casse automatiche e i sistemi di self checkout dai furti, i sistemi avanzati integrano tecnologie di intelligenza artificiale a dispositivi che segnalano se un cliente non sta scansionando uno o più articoli della sua spesa.
Oltre a incentivare l'utilizzo dei pagamenti elettronici, i retailer possono rendere più sicura la gestione del denaro contante tramite l'installazione di Cash Tender Module, integrandoli con i sistemi delle postazioni di cassa self oppure in modalità stand-alone.
A cosa serve un CTM? A permettere al cliente di introdurre il denaro autonomamente nello strumento e ritirare il resto, senza bisogno di consegnare il contante al cassiere. In questo modo si assicura una maggiore igiene della postazione, si riducono gli errori, gli ammanchi di cassa e le possibilità di contestazione rispetto al conteggio dei resti.
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Come abbiamo visto, non sono più le sole etichette antitaccheggio a cercare di contrastare il fenomeno dei furti nei punti vendita: attraverso sistemi integrati e innovativi, è possibile ridurre fortemente le perdite inventariali e raggiungere l’efficienza.
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