Blog Retail

Tutto ciò che devi sapere su sistemi antitaccheggio nel retail

Scritto da Alex Conforti | 17 luglio 2023

L’attivazione di sistemi antitaccheggio all'interno di un’impresa commerciale è fondamentale per prevenire furti della merce dei negozi.

Purtroppo, esistono casi in cui l’operatività delle installazioni di sicurezza è a rischio a causa di attività illecite volte a manometterne il corretto funzionamento.

Nell'articolo di oggi approfondiremo l’argomento, con una panoramica generale e il più possibile completa sugli accorgimenti da attivare nei punti vendita.

Perché i sistemi antitaccheggio sono indispensabili per i retailer?

I furti all'interno dei negozi o della grande distribuzione arrecano un danno non indifferente all'attività commerciale.

A subire l’impatto maggiore sono le procedure inventariali regolarmente effettuate nei singoli negozi che, portando alla luce uno scarto di valore, talvolta importante, tra la giacenza merci contabile e quella fisica effettivamente presente, rendono necessaria l’attivazione di tutte le pratiche volte a contrastare possibili atti illeciti.

Approfondiamo questo tema nelle prossime righe, esaminando in particolar modo:

Una volta avvenuta l’installazione, è consigliabile richiedere ai fornitori dei servizi una manutenzione costante dei sistemi, indispensabile per garantire che questi operino regolarmente e, nel caso in cui si renda necessaria la loro sostituzione, assicurarsi che i nuovi dispositivi siano all'avanguardia e di ultima generazione.

Ma non è tutto, per supportare l’operatività dei dispositivi antitaccheggio, è auspicabile seguire alcuni accorgimenti e integrare, all'interno di un unico sistema centralizzato, differenti soluzioni che hanno l’obiettivo di salvaguardare le attività dei singoli punti vendita della catena ed evitare così di registrare sostanziali perdite di fatturato. 

Prima di esaminare nel dettaglio come opera il sistema antitaccheggio e quali sono le novità introdotte in merito al suo funzionamento, facciamo una breve premessa.

Per arginare il problema occorre, per prima cosa, identificarne la natura. Ciò che è certo è che, purtroppo, le differenze inventariali non si registrano unicamente a seguito di furti da parte di clienti o dal personale interno ed esterno, come fornitori o addetti alle pulizie. Queste circostanze possono originarsi anche da processi operativi e burocratici condotti superficialmente dai collaboratori o da soggetti terzi; errori che, se non vengono corretti velocemente, rischiano di compromettere la funzionalità e l’efficienza delle attività del punto vendita.

In particolare, le aree alle quali prestare particolare attenzione sono:

  • Il deterioramento o la perdita della merce in fase di ordine, trasporto ed esposizione
  • La battitura dello scontrino relativo all'acquisto dei prodotti

Premesso che, investendo in misure di sicurezza efficaci, sia possibile ridurre le perdite causate dalle mancate vendite di prodotti, quali sistemi è opportuno adottare?

Nei prossimi paragrafi vi daremo un’infarinatura sulle tecnologie maggiormente utilizzate e parleremo delle novità che le riguardano.

Le etichette e le barriere antitaccheggio

Tra i sistemi antitaccheggio più utilizzati nelle attività commerciali figurano etichette e barriere. Per quanto riguarda le prime, nel corso degli anni sono state introdotte molte novità che da un lato ne hanno semplificato l’utilizzo e dall'altro ne hanno ampliato le funzionalità.

Le etichette antitaccheggio, rigide o adesive, possono operare attraverso due modalità distinte:

  1. La tecnologia magneto-acustica si serve di una lega di metallo riportante il codice a barre del prodotto, rilevabile dalle barriere e, per questa sua caratteristica, è utilizzato principalmente su articoli di dimensioni ridotte. Il suo difetto deriva dal fatto che, servendosi del campo magnetico per disattivarsi, limita le operazioni manuali degli addetti vendita in cassa.
  2. La tecnologia a radiofrequenza è adottata per prevenire il furto di articoli di medie o grandi dimensioni. Da un lato, troviamo le placche, disattivate e rimosse dagli addetti vendita durante la fase di acquisto e pagamento della merce; dall'altro, invece, si integrano sempre più spesso strumenti innovativi definiti tag RFID, dispositivi autoadesivi che vengono apposti sull'etichetta del prodotto o del capo di abbigliamento e svolgono una doppia funzione.

Le etichette sono rilevate dalle barriere antitaccheggio e prevengono quindi il furto della merce, ma non è tutto, perché questa tecnologia, recentemente introdotta nel mondo retail e della grande distribuzione organizzata, si basa sull'utilizzo di un campo elettromagnetico in radiofrequenza generato dai dispositivi transponder o tag.

Come si origina la comunicazione attraverso questa strumentazione? Dalla stessa struttura del dispositivo formata da un chip, contenente la memoria, l’antenna che riceve e trasmette il segnale e il rivestimento esterno che funge da case protettivo per il meccanismo interno.

I tag permettono di digitalizzare i prodotti sui quali vengono applicati, permettendone l’identificazione e il relativo tracciamento. I vantaggi derivanti dall'implementazione di questa tecnologia sono molteplici. Anzitutto, si hanno a disposizione in tempo reale i dati dei singoli prodotti per espletare tutte le operazioni di registrazione degli articoli, controllo a stock, tracciamento delle spedizioni e inventario della merce. Inoltre, supportando gli addetti vendita in queste operazioni, si dimezzano i tempi da dedicare ad attività prettamente burocratiche, con l’opportunità per i retailer di investire risorse nel supporto, nella guida e nel miglioramento dell’esperienza di acquisto dei clienti.

La strumentazione tag RFID può essere di due tipi, attiva o passiva. La prima è caratterizzata da una batteria interna, un raggio d’azione ampio e da una capacità di memoria molto potente; proprio per questa ragione i costi per l’acquisto e l’attivazione dei dispositivi sono considerevoli. La tecnologia passiva, al contrario, non è dotata di batteria, ma riceve energia dal dispositivo di lettura; si differenzia dal tag attivo per il suo minor raggio d’azione e una capacità di memoria più debole.

A completare il funzionamento del sistema di sorveglianza sono le barriere antitaccheggio che, emettendo impulsi elettronici, fungono da ricevitori rilevando il passaggio e la trasmissione di placche ed etichette quando queste non sono state rimosse o disattivate in fase di pagamento in cassa.

Sono posizionate all'uscita dei punti vendita e dei magazzini e si caratterizzano per la loro particolare struttura: una o due colonne allarmate e parallele tra loro. Sono stati recentemente introdotti sistemi innovativi, denominati “a pavimento” e dotati di sensori sensibili al passaggio di placche e etichette non rimosse o ancora attive; si distinguono per la discrezione con cui garantiscono una sorveglianza completa ed efficiente.

Quali ulteriori strumenti è possibile integrare per garantire una vigilanza a 360 gradi del punto vendita?

Nel prossimo paragrafo introduciamo i sistemi di videosorveglianza, in alcuni casi indispensabili per assicurare un controllo adeguato al proprio negozio.

Come introdurre sistemi di videosorveglianza efficaci

A integrazione di etichette e barriere antitaccheggio, i sistemi di telecamere a circuito chiuso sono veri e propri alleati nella prevenzione di furti e perdite di prodotti all'interno del retail. Supportano aree particolarmente dispersive o poco frequentate dagli addetti vendita, così come aree esterne ai camerini, uscite e ingressi dei negozi.

Uno strumento valido e a costi ridotti, sufficiente a far desistere i malintenzionati dal loro obiettivo. Posto che truffatori particolarmente abili possono ingannare l’occhio attento delle telecamere, la corretta funzionalità di questi dispositivi sta nel loro effettivo controllo.

Prevedere un sistema a circuito chiuso non basta per affrontare il problema dei furti o delle manomissioni di prodotti.

Occorre anche assicurare che il personale preposto al controllo del punto vendita monitori attentamente i filmati delle telecamere per assicurare una stretta vigilanza in tempo reale anche alle zone remote o poco frequentate del negozio.

Implementare soluzioni di vendite automatizzate

Sempre più retailer riconoscono la praticità, la semplicità e la sicurezza con cui operano i distributori automatici.

Queste soluzioni sono dotate di un meccanismo che permette l’erogazione dei prodotti solo in seguito al pagamento, per mezzo dell’introduzione di denaro nelle apposite fessure. Sono particolarmente adatte alla vendita di prodotti di dimensioni ridotte, facilmente collocabili all'interno delle strutture dei distributori. I grandi vantaggi della vendita automatizzata sono la possibilità di implementare le vending machine ovunque, allineandole agli standard commerciali e alle tipologie di vendita richieste. Basti pensare alle tecnologie che permettono ai distributori di immagazzinare cibi freschi a specifiche temperature grazie all'installazione degli scomparti refrigeranti.

Ci sono, inoltre, delle novità che integrano maggiormente le soluzioni di vendita automatizzate alle procedure di finalizzazione degli acquisti all'interno dei negozi. Si tratta di soluzioni progettate per immagazzinare merce particolarmente preziosa, come dispositivi elettronici o gioielli. Dovendo garantire un’attenzione più mirata a questi oggetti, si modifica l’approccio di vendita dei distributori. Non a caso, le ultimissime innovazioni in materia di soluzioni automatizzate consentono di selezionare dall'apposito schermo il prodotto prescelto. La macchina eroga un ticket contenente il codice a barre del prodotto selezionato, tramite il quale è possibile finalizzare l’acquisto in cassa; solo a questo punto il prodotto risulta disponibile e ritirabile. 

I distributori coadiuvano il lavoro quotidiano degli addetti vendita attraverso un software installato al proprio interno che da un lato comunica con le casse e dall'altro monitora e traccia i prodotti tramite l’accesso allo storico digitale delle attività e allo stock disponibile all'interno di ciascun macchinario. Il risultato di questa collaborazione sinergica? La celerità e la trasparenza con cui vengono portati a termine i processi di acquisto della clientela.

Introdurre sistemi innovativi e sicuri per il self checkout

Le soluzioni self checkout meritano una menzione speciale quando si parla dell’implementazione dei sistemi antitaccheggio nei punti vendita, perché il loro obiettivo è garantire un’esperienza di acquisto eccellente e innovativa per la clientela che deve essere allo stesso tempo sicura per i retailer.

I sistemi automatici già attivi nella maggior parte dei negozi e della grande distribuzione organizzata sono:

  • Le casse self, spesso dedicate ai clienti che devono finalizzare l’acquisto di una spesa minima di prodotti, e permettono di scansionare gli articoli attraverso appositi lettori in totale autonomia. Il pagamento è facilitato dal sistema integrato nei dispositivi il quale, accettando carte e contanti, assicura al pubblico una totale libertà di acquisto.
  • Il processo self-scanning rappresenta un’evoluzione rispetto alle casse self, perché consente di scannerizzare ogni prodotto non al momento del pagamento, ma quando questo viene prelevato dallo scaffale e riposto nel carrello, nel cestino o nella borsa della spesa. Tramite l’apposito lettore è possibile anche visualizzare il conto la propria spesa, man mano che vengono aggiunti prodotti in totale autonomia, passando dalle casse unicamente per il pagamento e un eventuale controllo effettuabile a campione da parte degli addetti vendita sullo scontrino e sulla spesa corrispondente.

Si potrebbe pensare che riducendo al minimo i controlli e le operazioni procedurali da parte degli addetti vendita, vengano meno la sicurezza e la tutela per la merce all'interno dei negozi.

Così non è, anzi, accade il contrario: un sistema trasparente, efficace e veloce si serve di sistemi di sorveglianza allineati alle procedure e all'esperienza di shopping prevista. Lo dimostrano test e sperimentazioni sugli acquisti attivati da rivenditori globali, i cosiddetti just walk out. Un esempio concreto lo fornisce Amazon che, con il suo progetto sperimentale Amazon Go, promette di dimezzare i tempi di acquisto, servendosi unicamente di tecnologie all'avanguardia e sistemi di videosorveglianza coordinati all'interno del punto vendita per monitorare le azioni dei consumatori.

Come funziona? I clienti procedono con i propri acquisti in negozio in totale autonomia, i prodotti prelevati dagli scaffali sono conteggiati attraverso meccanismi di sorveglianza che monitorano da remoto l’intero processo che termina con l’uscita dal negozio, senza passare da casse fisiche e l’addebito diretto della spesa su carta di credito, registrata al momento dell’accesso al sistema.

Il compito dei retailer non si esaurisce con l’offerta di soluzioni di consumo sicure per i clienti e per i punti vendita. Oltre ad assicurare l’implementazione di tecnologie innovative per monitorare le singole azioni, facilitare gli acquisti e ottimizzare i tempi dei clienti, è fondamentale allinearsi alle normative regolano l’invio telematico dei corrispettivi all'Agenzia delle Entrate per i punti vendita che operano in regime di defiscalizzazione.

Nell'articolo di oggi abbiamo esaminato approfonditamente le soluzioni più utilizzate nei sistemi antitaccheggio, concentrandoci sulle novità introdotte dal mercato. La perdita inventariale ha un impatto decisamente negativo sulla crescita del brand e compromette il guadagno e il fatturato dei punti vendita.

Attivando semplici procedure di controllo, implementando validi e completi strumenti di sorveglianza e supportando la corretta gestione delle attività quotidiane da parte del personale è realmente possibile arginare questi fenomeni.