Il confezionamento alimentare è il processo di realizzazione dell’imballaggio, condotto sulla base delle specifiche esigenze del prodotto che deve essere destinato alla vendita.
Per molte insegne della GDO, questa attività è svolta all’interno del negozio, con l’obiettivo di offrire un servizio completo e attento alle diverse esigenze.
Quali sono gli aspetti da considerare? Continua a leggere l’articolo per scoprire le normative e le best practice per ottimizzare le operazioni.
Perché prevedere il confezionamento alimentare in punto vendita?
I punti vendita che si occupano di confezionare alimenti freschi all’interno del negozio offrono un servizio molto apprezzato dalla clientela.
In questa pagina, parleremo di diversi argomenti che puoi cliccare nell'elenco che segue per raggiungere subito il paragrafo dedicato.
Collegamenti rapidi
- Sicurezza ed efficienza del confezionamento
- Requisiti e normative per la GDO
- Come scegliere la confezionatrice per alimenti
- Funzioni dei sistemi integrati
- Ingombro dei macchinari
- Imballaggi flessibili
- Etichettatura
- Sanificazione
Il confezionamento alimentare nella GDO tra sicurezza ed efficienza
Tra gli alimenti che possono essere pesati, etichettati, confezionati ed esposti sugli scaffali, troviamo:
- frutta e verdura
- carne e pesce
- preparazioni della gastronomia
I vantaggi di offrire al pubblico un prodotto fresco e pronto per l’acquisto sono molti.
In primo luogo, si riducono i tempi dovuti alla scelta e alla pesatura dei prodotti freschi. La clientela ha poi la possibilità di consultare le etichette poste sui prodotti, optando per quelli che rispondono meglio ai propri gusti.
Il confezionamento dei prodotti all’interno dei punti vendita della GDO rappresenta un’ottima opportunità per le insegne di fidelizzare i clienti, comunicando le informazioni utili in modo trasparente.
Packaging conformi e di qualità contribuiscono a mantenere inalterate le proprietà degli alimenti, assicurando prodotti sicuri e integri.
Per mantenere alti gli standard di sicurezza e generare un circolo virtuoso per la filiera, è fondamentale rispettare le normative sul tema. Ne parliamo nelle prossime righe.
Confezionamento alimentare: requisiti e normative per la GDO
La produzione alimentare è oggetto di controlli stringenti che coinvolgono tutti i processi, dalla scelta delle materie prime al confezionamento del prodotto finito.
Quest’ultima è una fase molto delicata, perché prevede la manipolazione di alimenti freschi, la scelta e la realizzazione dell’imballaggio idoneo a mantenere inalterate le caratteristiche del prodotto.
Il packaging alimentare assolve compiti precisi, che vanno ben oltre la commercializzazione del prodotto.
Il primo obiettivo dell’imballaggio è proteggere gli alimenti da contaminanti pericolosi per la salute dell’uomo.
Per questa ragione, il confezionamento deve:
- essere conforme al tipo di alimento, liquido o solido
- mantenere inalterate le proprietà del prodotto fino alla sua apertura
- validare la commercializzazione, attraverso le informazioni relative al consumo, i termini di scadenza, gli allergeni ecc.
Tra gli standard che regolano le procedure di confezionamento a livello nazionale ed europeo, troviamo:
- International Food Standards (IFS) in cui rientrano anche i protocolli del confezionamento primario
- BRC Global Standards che certifica i sistemi di imballaggio
- ISO 22000: 2005 applicato anche ai materiali di confezionamento
- Regolamento UE 1169/2011 e Regolamento di esecuzione 2018/775 sull’etichettatura
- Regolamento UE 831/2018 su materiali e oggetti plastici utilizzabili nel packaging alimentare
Alla luce delle disposizioni stringenti che regolano la manipolazione degli alimenti, per le insegne della GDO è opportuno optare per soluzioni di confezionamento innovative, che ottimizzino le procedure interne assicurando piena conformità.
Come scegliere la confezionatrice per alimenti?
Offrire prodotti già confezionati, pesati ed etichettati risponde alle esigenze della clientela in termini di ottimizzazione del tempo dedicato agli acquisti e ampia scelta alimentare.
Le macchine per il confezionamento alimentare permettono di integrare le operazioni di pesatura, imballaggio ed etichettatura in un unico strumento.
Oltre a migliorare i processi interni delle insegne, le confezionatrici garantiscono sicurezza e controllo, per rispondere alle normative alimentari e tutelare la salute.
Ti offriamo una panoramica degli elementi da considerare per individuare la soluzione più adatta alle esigenze del punto vendita.
1. Funzioni del sistema
Oggi, la maggior parte dei sistemi in uso non dispone di funzioni integrate, quindi il processo di confezionamento si articola su più fasi.
Al contrario, le confezionatrici all in one permettono con una sola macchina – seguita da un unico operatore – di pesare, confezionare ed etichettare i prodotti.
Si tratta di una rivoluzione in termini di riduzione delle risorse dedicate ai processi di imballaggio, del materiale di scarto e dell’impatto ambientale.
2. Ingombro dei macchinari
Optando per una soluzione di confezionamento integrata, si ottimizzano gli spazi dedicati alla preparazione dei prodotti destinati alla vendita.
L’ingombro dei macchinari potrebbe essere un problema in tutti i casi in cui locali di piccole dimensioni non consentono una libera conduzione delle procedure.
3. Imballaggi flessibili
Una confezionatrice alimentare permette di superare limiti e criticità a livello operativo: attraverso un sistema integrato è possibile pesare, imballare ed etichettare qualunque alimento, da frutta e verdura a carni e pesci, passando per preparazioni della gastronomia.
I macchinari più innovativi offrono piena flessibilità rispetto alle tipologie di vaschette, che possono essere diverse per dimensione, forma e durezza o persino non essere utilizzate.
4. Etichettatura
L’etichettatura è l’ultima fase del confezionamento degli alimenti, ma non per questo meno impattante per la filiera.
Questo elemento è strategico per condividere con il cliente la catena di tracciabilità della filiera e fornire informazioni su:
- composizione del prodotto
- scadenza
- allergeni
- consigli per il consumo
Da un lato, quindi, emerge la necessità di comunicare quanto più possibile per tutelare la trasparenza delle operazioni; dall’altro, un’etichetta troppo ingombrante potrebbe inficiare la visibilità del prodotto, rendendo difficoltosa la scelta d’acquisto per la clientela.
Con la tecnologia Linerless che vedi nell'immagine, è possibile ridimensionare le etichette eliminando gli spazi bianchi, senza rinunciare alla completezza delle informazioni da comunicare.
5. Sanificazione
Nel caso in cui non si utilizzi una vaschetta, per rispettare gli standard richiesti dalle normative in materia di alimenti, la confezionatrice deve essere totalmente sanificabile.
L'attenzione dei consumatori è sempre più rivolta al tema della salute, dopo la diffusione della pandemia da COVID-19; perciò, affidarsi a sistemi che resistano anche alle operazioni di sanificazione più severe è fondamentale.
Tutte le parti dei macchinari che entrano in contatto con alimenti e confezioni devono essere rimovibili, consentendo una pulizia semplice, veloce ed efficace.
Nell’articolo di oggi, abbiamo parlato di confezionamento alimentare, con uno sguardo alle normative e tecnologie più innovative per rispettare gli standard, ottimizzando le operazioni.
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